Mario Schifano - Festa Cinese
L’opera è composta da 5 pannelli , ognuno di 3,50x 1,44 metri ( per una dimensione totale di 7,20×3,50 m) ed è realizzata con tecnica mista ( carta da schedario bianca applicata su tela e smalti) . l’opera presentava due tipoligie di danni; la prima legata al naturale invecchiamento della materia di supporto; sulla tela erano infatti visibili lacerazioni nelle porzioni dove questa girava per essere inchiodata sul bordo del telaio, tale indebolimento del supporto era stato causato d un forte inaridimento ed irrigidimento delle fibre, con conseguente allentamento del tensionamento.
Un’altra tipoligia di danni è invece causata da danni di tipo meccanico legati ad un evento accidentale che hanno portato alla lacerazione della delicata superficie dipinta, abrasioni e lacerazioni erano circoscritte all’area sottoposta al danno che ha causato il distacco di porzione di carta dipinta dal supporto. In prossimità delle lacerazioni, laddove il supporto ha subito le maggiori sollecitazioni, si assiste anche a fenomeni di caduta del colore. Gli interventi di restauro sono consistiti nel consolidamento delle porzioni di carta lacerate, nel risanamento delle deformazioni (spianamento) mediante pressione e tensionamento, del supporto mediante applicazione di umidità, pressione e calore. Per consentire il ripristino del tensionamento del supporto è stata eseguita una operazione di strip lining ( per mezzo di una applicazione di porzioni di nuova tela sulle fasce perimetrali del dipinto) . Le lacune sono state risarcite per mezzo di piccoli interventi di ricostruzione e successivo spianamento dello strato in carta e carta giapponese e stuccature con polpa di carta.